giovedì 16 ottobre 2008

LE SANE IDEE DI UNA PARTE SANA

Nel panorama, spesso sconcertante, dei media radio-televisivi, si distinguono alcune trasmissioni che spiccano per autenticità, capacità di proporre temi e prolemi e perchè no, attenzione all'ascoltatore o telespettatore, quella che si chiama anche:
servizio pubblico.

Tra queste ieri pomeriggio, sul canale tre di radio rai, Marino Sinibaldi ha parlato, nel corso della trasmissione "Fahrenheit" con la scrittrice Dacia Maraini ed un altro interlocutore del problema relativo alle decisione della camorra di uccidere lo scrittore Roberto Saviano.

Ne è scaturita una trasmissione avvicente con un dibattito intenso sulla funzione dello scrittore nella società e molto altro.

E' stata Dacia Maraini a ricordare come fosse stato lo stesso J. P. Sartre a definire a cercare una definizione delle letteratura 'impegnata': vale a dire non troppo lontana dalla vita quotidiana delle persone nè troppo vicina alla stessa.

Un lavoro che permettesse contemporaneamente e la conoscenza dei fatti e l'emozione che c'è nel leggere un libro che non affondi nella cronaca.

Guardando nei dettagli il personaggio Saviano ne è uscita la tremenda solitudine in cui il suo libro denuncia l'ha condotto.

Una solitudine che il giovane uomo condivide con altri uomini, quelli della sua scorta.

Far sentire a Saviano che non è solo è allora un imperativo prioritario per tutti quelli che si interessano alla vicenda.

Il portargli solidarietà passa attraverso varie iniziative che si stanno organizzando e ieri Fahrenheit ne ha lanciato una, semplice e con grande successo.

Un numero verde cui chiunque, dai privati cittadini alle istituzioni, potevano farsi avanti ed avanzare proposte.

Da questo lavoro collettivo è nata l'iniziativa di una lettura pubblica (dal telefono alla radio) di un numero limitato di righe del libro dello scrittore campano.

Protagonisti sono diventati semplici cittadini o allievi di scuole che avevano aderito.

Un modo, che può esser replicato in ambiti anche locali, per creare attenzione, calore, indignazione, reazioni, far maturare opinioni diverse dai soliti luoghi comuni.

Per far sì che chi è in prima linea sappia che non è isolato, anche se è costretto a vivere una vita blindata.

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