martedì 1 aprile 2008

LEI E ALTRI

Lei è ben conosciuta. Appare in Tv, al cinema, in teatro. Brava, duttile, sa giocarsi in ruoli diversi.
Mai in primissimo piano, sempre un pò spalla.

Quando la Santanchè decide di candidarsi alle elezioni con la Destra e va ad Anno Zero a vantare il suo orgoglio fascista, lascia tutti di sasso compresi lo stesso conduttore ed altri presenti che non reagiscono.

Nei giorni seguenti qualche opinionista registra il disagio dei telespettatori, ma sembrano parole nel vuoto.
La signora bene continua a essere presente qua e là e pare incontenibile con le sue evocazioni di un passato che non sembra esser stato una tragedia.

Ed ecco allora lei entrare in gioco. Prende il posto che un tempo era di Sabina Guzzanti, si traveste da Santanchè e ne fa una bella comica, blobbata poi all’infinito.
Sollievo. E’ poco ma meno del nulla di prima e quindi vale. La signora dei salotti con le sue nostalgie non appare più così nuova e dirompente.

Non finisce qui.
Ezio Mauro, direttore di Repubblica, scrive un reportage: “Col ferro e col fuoco. Cosa è morto con i ragazzi della Thyssen”

Ed eccola all’Ambra Jovinelli di Roma, accompagnata da V. Mastandrea e C. Gioè, leggere il testo di Mauro interpretando il dramma di quegli uomini che tra urla e dolore stavano diventando dei corpi carbonizzati.

L’incasso della serata va alle famiglie.

Chi ha a cuore i contenuti che emergono dal video o gli argomenti da sottoporre al pubblico non può che provare un senso di sollievo seguendo il lavoro di Paola Cortellesi.

Dice: “Quello che possiamo fare, da attori, è dare voce. La memoria è un valore e col teatro invitiamo a ricordare, perché si dimenticano cose terribili.

Siamo disponibili a farlo in alte città”.

Sottolinea Mastrandrea: “Faccio un mestiere che mi permette di rendermi utile e, se posso, sono sempre disponibile.

Fonte: Tv e Repubblica del 27.3.08

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