venerdì 9 maggio 2008

SICUREZZA

In un recente rapporto “100 statistiche per il paese” l’Istat fotografa un Italia che ci pare di non conoscere, martellati come siamo dal tam tam dei media sulla sicurezza.

«Nel contesto europeo l'Italia, per numero di omicidi commessi, è uno dei paesi più sicuri», recita il rapporto.

Nel confronto con l'Europa, l'Italia si trova dunque al di sotto della media europea (14 omicidi per milione di abitanti), in ottava posizione dopo Austria, Lussemburgo, Svezia, Germania, Malta, Slovenia e Repubblica Ceca.

«I paesi con il maggior numero di omicidi sono le ex repubbliche russe del Baltico, Lituania, Estonia e Lettonia, che hanno indici rispettivamente pari a 118,3, 83,9 e 55,2 per milione di abitanti».

L'unica tipologia di delitto che ha avuto «un incremento è quello degli omicidi che si consumano in famiglia».

l'Istat precisa: «Molte tipologie di reato hanno avuto un andamento decrescente: gli scippi, i furti di veicoli, i furti nelle abitazioni». Nonostante questi dati incoraggianti, la criminalità preoccupa più della metà degli italiani: il 58,7%

Il dato è però più alto al Nord, la parte più ricca del paese che evidentemente si sente anche più vulnerabile.

Questi i fatti. Si tratta ora di chiedersi cosa ci sia dietro l’enfasi dei media per il tema sicurezza, che sarà tra l’altro oggetto di una delle primissime riunioni del nuovo governo

Non è difficile immaginare che ci saranno azioni ”esemplari” nei confronti dei disperati che arrivano semivivi sulle nostre coste meridionali e dei tanti clandestini che affollano le città del nord.

Il tutto accompagnato dalla musica dei tg nazionali e di quelli delle emittenti private.

Il problema sarà risolto? C’è da dubitarne.
Il paese sembra impotente e incapace di reagire davanti a ciò che succede sul piano sociale.

A Torino 3 vigili che appongono una multa di pochi E. ad un auto vengono allontanati da una folla inferocita.
Omicidi in famiglia. Bambini vittime di ogni tipo d’infamia. Adolescenti che bruciano i capelli al più debole e filmano col cellulare.
Ragazze bulle che aggrediscono le coetanee che hanno più successo e via di seguito.

Aggiungiamoci crisi economica e paura del futuro ed il gioco è fatto.

Quanto a lungo potrà durare il gioco della sicurezza e delle ronde contro criminali e clandestini?
Chi avrà il coraggio di dire che è da una rifondazione dei modi di coesistenza e di modelli esistenziali che si deve ripartire?
Dati Istat da Unità del 7.5.08

Nessun commento:

Posta un commento