lunedì 12 maggio 2008

L' ALEMANNO

Dopo esser stato eletto sindaco di Roma, ieri Gianni Alemanno ha dato un’intervista al Sunday Times.

Al giornale ha detto di non essersi “mai definito fascista, persino quando ero giovane”.

Poi però ha proseguito affermando che “negli anni Settanta e Ottanta noi a destra pensavamo che il fascismo fosse sostanzialmente positivo.”

Aggiunge anche:”ora capiamo che era totalitario e generalmente negativo, dev’esser condannato…
Penso che quella parola (fascismo) appartenga ai libri di storia.”

Ma alla domanda se ci fu qualcosa di buono nel fascismo risponde:
«Ciò che è positivo, dal punto di vista storico, è il processo di modernizzazione. Il fascismo fu fondamentale nella modernizzazione dell'Italia.

Il regime prosciugò le paludi; creò l'infrastruttura del Paese».

Alemanno porta ad esempio l'Eur, «esempio di architettura che era parte del processo di modernizzazione e diede importanza all'identità culturale dell'Italia».

Le sue affermazioni al giornale inglese hanno suscitato clamore e qualche allarme.

Gli risponde Luciano Canfora, storico e saggista:

“Gli storici dicono che negli anni ’30 l’intera Europa vide un processo di modernizzazione, connessa al grande sviluppo industriale e al capitalismo maturo. Si sarebbe prodotto comunque indipendentemente dal regime politico.”

E per quanto riguarda L’Eur e le paludi : “Fa parte dell’esercizio del potere dare corpo a un piano di lavori pubblici in un’epoca di relativa pace, ma non può essere il biglietto a visita di un regime.

C’è un campo in cui è doverosa l’osservazione critica e cioè i fortissimi passi indietro dal punto di vista della rappresentanza. L’Italia fascista fu imbrigliata nel corporativismo e le donne ottennero il diritto di voto solo dopo la Liberazione.”

E sulla valutazione del sindaco di Roma conclude: “Questo tipo di rivalutazione strisciante è nell’aria e bisogna stare attenti ai manuali per le scuole, dove prima o poi qualcuno comincerà a infilare quei concetti.

Noi abbiamo una costituzione scritta che discende direttamente dalla Resistenza…attenti a non mettere in pericolo l’architrave della nostra Repubblica.”

Dal Corriere della sera del 12.5.08 e on line dell’11.5.

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