venerdì 21 novembre 2008

"QUEL SANTO CHE SFASCIO' L'ISTRUZIONE"

Questa settimana non si è più parlato degli studenti e del loro battersi per una scuola qualificata e non ulteriormente svilita.

Pare pertanto utile vedere una risposta (stralci) scritta il 10.10 u.s. da un ex-allievo di Don Milani ad un articolo comparso sul quotidiano 'Libero' il 25.9.08 a firma di M. Veneziani.

Don Milani non è un Santo, se lo fosse stato non avrebbe sfasciato l’istruzione come ha scritto lei: i Santi non fanno questi dispetti.

E’ stato un Prete, un Padre, un Maestro che con la sua fede e l’amore profondo tipico di tutte e tre le doti sopracitate, è riuscito in quasi cinque anni non a sfasciare, ma a costruire la mia vita di uomo e di cittadino.

Ero un povero montanaro semianalfabeta pauroso e timido, dopo tre anni di quella gratificante scuola , anche di lingue, a quindici anni mi ha mandato in Francia a lavorare e l’anno successivo mi convinse a partire per una nuova esperienza: l’Inghilterra ove rimasi quasi un anno.

Tutto questo secondo lei è stato uno sfascio ed il Soviet dell’ignoranza?

Ignorante è colui che parla e scrive senza conoscere la storia e l’identità.


Nemmeno io mi sentirei di dare dei giudizi pur essendogli stato accanto per cinque anni ed aver vissuto insieme a lui i bei momenti ed i più tristi, a partire dal suo isolamento...

Mi sono sentito oltraggiato dal suo articolo , ma allo stesso tempo felice perché Don Milani mi ha insegnato a pensare, a decidere, agire.


... Non voglio entrare nei temi da lei trattati a proposito di “Lettera a una professoressa” e all’”Obbedienza non è più una virtù” . Ho provato sulla mia pelle le gioie e le volgarità di quei tempi.

..Veneziani può denigrare la scuola di Barbiana nel modo più scorretto ed inopportuno. Non prenda le difese della Gelmini gettando fango su una scuola di vita, di scienza, di lingua, di pensiero, di denuncia, di coerenza e rigore.

Rigore inteso come responsabilità, come cultura, come ricerca del proprio progetto di vita, come lo era la scuola di Barbiana.


Don Milani diceva: “ I problemi degli altri sono uguali ai miei, sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia”.

Caro Veneziani lei per me sta uscendo da solo, con le carte perdenti che noi allievi della scuola di Barbiana abbiamo scartato, come ha scritto per terminare il suo articolo.

Voglio concludere in un modo diverso dal suo, le faccio i più cari saluti e la ringrazio di aver parlato ancora di Don Milani.

Nevio Santini
(Allievo di Don Lorenzo Milani e coautore de “ Lettera a una professoressa”)
Fonte: www.Icareancora.it

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