mercoledì 20 febbraio 2008

IL MODELLO MAXIMO

Si diceva ieri dell’intolleranza ed ecco nel “Gazzettino” di oggi i risultati di un’indagine condotta dal “Comitato per l’applicazione del Codice Tv e Minori”.
“Nel 2007 sono cresciute, nella nostra Tv, le scene violente, anche negli orari protetti. Si tratta di violenza fisica e psicologica, individuale o di branco…..

Commenta Vincenzo Cerami “… non bastano le avvertenze delle farfalle e dei bollini nei film. LE SCENE RACCAPRICCIANTI SEMBRANO ESSERE IL SALE DELL’AUDIENCE”. Ma quello che l’estensore dell’articolo ribadisce è che non si sta parlando di una scena ma di “un clima generale in cui vengono esaltati i valori DELLA SOPRAFFAZIONE, del CINISMO e della VENALITA’.” Non basta però, non ci si ferma qui: c’è ancora una violenza più sottile e contagiosa che è quella costituita dalla VOLGARITA’. “Sono violenti la RETORICA, le FINTE LACRIME, i LUOGHI COMUNI passati per VERITA’, la DEMAGOGIA, la MALAFEDE…”

La conclusione di Cerami è che tutti questi contenuti, assorbiti per diverse ore al giorno, producano ansia nei bambini: “non è vero che il mondo” visto dalla Tv sia “IRRIMEDIABILMENTE BRUTALE. Essi rischiano di spaventarsi troppo e di chiudersi in atteggiamento di difesa e di sfiducia.”

Viene spontaneo chiedersi cosa produce la programmazione televisiva nelle teste di adolescenti come i due picchiatori dell’hinterland torinese. Ragazzi, si leggeva, con famiglie difficili alle spalle, dove è quasi impossibile che modelli comportamentali discutibili visti in Tv possano venir discussi, messi in dubbio. Dove manca un modello ‘altro’ rispetto a quello teletrasmesso. Con i risultati che poi ci sono noti.
20.2.08 (gb)

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