venerdì 19 dicembre 2008

UNA REGIONE UNA LEGGE

La Regione ha approvato una normativa storica in materia ambientale e di sicurezza sul lavoro. Abbassati radicalmente i limiti di diossina e di altre sostanze tossiche che le aziende possono emettere.

Così si rispettano i parametri Ue e si tutela la salute delle persone. Particolare soddisfazione a Taranto, la città più inquinata d'Italia. È la prima proposta del genere in Italia.

La strada intrapresa dalla Regione per tutelare la sicurezza del territorio e di chi lo abita, (troppi i casi di persone che si ammalano di tumori e molto altro) in particolare l'agro di Taranto, martoriato dalle emissioni industriali, si fonda su evidenze scientifiche.

Le stime attestano che la diossina prodotta dall'Ilva a Taranto in un anno e in condizioni routinarie, è pari a 171 grammi - dato rilevato nel 2008 sul camino E312 dello stabilimento -, che moltiplicati per 45 anni di attività del siderurgico, danno oltre 7,7 chili di diossina: tre volte Seveso.

E sono complementari a quelle contenute nel registro Ines, secondo cui a Taranto si produce il 92% della diossina italiana.

Dei paesi europei, in cui il limite di emissioni per metro cubo è fissato in 0,4 nanogrammi in tossicità equivalente, l'Italia è l'unico ad avere una legge che fissa il tetto a 10mila nanogrammi a metro cubo in concentrazione totale: il più alto. Di più. L'Ines stima anche che la fonte principale di diossina a Taranto è l'Ilva.

L'obiettivo della legge è dimezzare le emissioni entro il primo aprile del 2009, per scendere entro il 31 dicembre 2010 al limite europeo. Verranno calcolate soltanto le diossine dannose per l'uomo.

Diverso il discorso per gli impianti già esistenti, come l'Ilva di Taranto. Le emissioni di diossina prodotte dallo stabilimento a febbraio 2008, dati Arpa, oscillavano tra i 4,4 agli 8,1 nanogrammi, ma a giugno, dopo l'impiego di tecnologie Urea (che esercitano una forte funzione inibitrice) si sono ridotte anche a 0,9.

Dal primo aprile del 2009 non dovranno superare i 2,5 e dal 31 dicembre del 2010 dovranno rispettare il limite europeo.

Lunetta Franco, di Legambiente Taranto, aggiunge: «È una legge importante non solo dal punto di vista pratico, ma anche simbolico, perché spiana la strada ad altri provvedimenti di questa natura».

Fonte: Il Manifesto del 18.12.08

Nessun commento:

Posta un commento