giovedì 18 dicembre 2008

IL BALZO DELL' "ONDA"

Eccolo l'atteso balzo degli studenti dell'"onda".
Ideato, probabilmente, in una delle tante riunioni ed assemblee che contestavano i tagli alla scuola ed all'università e preparato da tempo, si è svolto oggi all'università di lettere l'incontro tra i giovani e Roberto Saviano.

Tema della conferenza del giovane scrittore: la moralità nella vita pubblica del Sud.

Un argomento scottante in un momento altrettanto caldo per la pulizia della politica.

Colpisce in primo luogo il pragmatismo del movimento studentesco che, finito il momento della protesta, si aggrega attorno al nodo centrale del conoscere per capire.

E sceglie un interlocutore altettanto pragmatico ed incisivo, colui che a soli 28 anni è già diventato il simbolo di una nuova resistenza: quella contro il malaffare nella vita pubblica.

Rainews 24 ha il merito di trasmettere l'intero incontro. Le Tv ne mandano un breve spezzone.
Ma pochi minuti bastano a 'bucare il teleschermo', a far capire che ci si trova davanti ad una svolta culturale e politica e del movimento studentesco di Roma e nazionale perchè è probabile che poi altre città seguano quanto organizzato nella capitale.

Una generazione di giovani che si è pacificamente ribellata al taglio dei fondi per la scuola salta ogni mediazione e va alla fonte più pulita per capire il modo in cui lo 'sporco' soffoca il loro futuro.

E le parole di Roberto, attraverso Rainews 24, 'bucano' una seconda volta lo schermo.

Trasmettono il brivido che attraversa chi dice nomi e cognomi, rischiando la propria vita.

Fanno capire il gioco gigantesco che condiziona l'esistenza di milioni di persone.

Spiegano come è difficilissimo per il serio e l'onesto agire in modo coerente.


Articolano ragionamenti sulle culture: quella camorrista, quella del politico del Sud, quella della gente del territorio.

Snocciolano le cifre economiche con cui il potere camorrista governa.

Chiariscono come un ganglo vitale sia anche per i malavitosi quello costituito dai media.

Ricordano i tanti bravi giornalisti che combattono da soli in oscuri giornali di provincia clan camorristi che temono solo i grandi quotidiani nazionali.

Indicano le strade da percorrere per riuscire ad incidere in una realtà che è, apparentemente, immodificabile.

Fonte Rainews 24 di oggi

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