venerdì 12 dicembre 2008

108 MA NON BASTA

Oggi c'è lo sciopero generale indetto dalla Cgil per un sostegno alle fasce più deboli della società contro la violenza dell'attuale crisi economica.

Manifestazioni e cortei in 108 - centootto città. 200.000 persone a Bologna, 40.000 a Cagliari, 30.000 a Torino.

Non sono i numeri massimi di uno sciopero generale, ma non sono neanche numeri piccoli.

Pensionati, studenti, disoccupati, precari hanno affollato le piazze di un paese flagellato dal maltempo. Molti tra questi hanno dato una giornata di lavoro per la riuscita della manifestazione.

Con i tempi, e i salari che corrono, è uno sforzo non comune
.

Chiunque apra i maggiori quotidiani nazionali di oggi on-line non trova però questa notizia ai primi posti. Deve cercarla ben oltre la prima shermata.

Ci sono un sacco di argomenti più importanti per La Repubblica, il Corriere della Sera e la Stampa.

Più o meno la stessa cosa si può dire dei quotidiani in edicola e dei tg televisivi che sfoggiano inquadrature dal basso del corteo di Bologna.

Dall'alto il telespettatore si potrebbe rendere conto del numero di persone presenti.

Pochissimi minuti e via. Di manifestazioni in 108 città non una parola o solo un rapido accenno.

Il ruolo normanlizzatore dei mass media pare voler dispiegare tutto il suo potere per far passare in secondo piano la protesta degli strati più esposti alla crisi del paese.

Se c'è qualcuno che ha ancora dei dubbi sul livello di guardia in cui versa la democrazia italiana, costui oggi può provare a darsi una risposta più precisa.

1 commento:

  1. Condivido in pieno l'analisi. Purtroppo gli occhi di troppi sono chiusi da questa dittatura massmediale che addormenta i cervelli e le coscienze.

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