venerdì 5 dicembre 2008

SOPRAVVIVERE GRAZIE AL TERZO MONDO

Secondo l’ISTAT nel 2007 2 milioni 653 mila famiglie italiane (11,1%) si trovavano in condizioni di povertà relativa ovvero erano caratterizzate da una spesa per consumi inferiore a quella che viene convenzionalmente individuata come soglia di povertà.

Nel complesso gli individui poveri erano 7 milioni 542 mila pari al 12,8% dell’intera popolazione.

L’attuale crisi economica internazionale è destinata ad aggravare le condizioni sociali di larga parte della popolazione alimentando un fenomeno che già da tempo è emerso all’attenzione degli studiosi:

quello dell’impoverimento di fasce crescenti della popolazione che tende ad interessare classi sociali e ambienti culturali non abitualmente monitorati.

Si tratta del processo attraverso il quale individui economicamente attivi vedono ridurre le proprie capacità di risparmio e incontrano difficoltà crescenti a trovare situazioni di sviluppo per sè e i propri familiari nonché a finanziare la spesa per consumi.

Davanti ad una situazione di questo tipo si è pensato di utilizzare anche qui da noi una forma di sostegno sperimentata ampiamente e con successo nel terzo mondo:

il microcredito.

Un sistema che consente piccoli finanziamenti a chi è in difficoltà, sia privati che piccole imprese, a tassi di interessi diversi da quelli delle banche.
Con condizioni di erogazione in termini di tempi, costi e garanzie richieste, decisamente meno onerose.

Per proporre forme di sostegno di questo tipo ai più deboli il prossimo 9 dicenbre si svolgerà a Roma un convegno organizzato dall’Assessorato al Bilancio della Regione Lazio e dalla campagna Sbilanciamoci!.

Verranno messe a confronto le diverse forme di sostegno ad un’economia alternativa e identificate le priorità di un’azione comune non più rinviabile.

La Regione Lazio è la prima regione in Italia ad aver abbracciato lo strumento microcredito adottandone il metodo come contributo ad una comunità coesa, fatta di persone, microimprese e collettività finanziarie (condomini, mutue, cooperative) a cui è dato soprattutto credito relazionale dai punti di riferimento regionali.

Fonte: www.sbilanciamoci.org

Nessun commento:

Posta un commento