lunedì 2 febbraio 2009

SEMBRAVA.....

Sembrava che alla fine della settimana scorsa avessimo toccato finalmente il fondo della crisi sociale che strangola il paese.

Pareva che dopo le strumentalizzazioni mediatiche di mercoledì 28 in seguito alla manifestazione di protesta dell'associazione dei familiari delle vittime della mafia, dopo l'orrore degli stupri, prima a Guidonia e poi altrove, dopo le parole del parroco di un paese del trevigiano che aveva affermato che le gamere a gas erano utilizzate per disinfettare si fosse raggiunto l'apice dell'espressione del malessere che attanaglia chi vive in Italia.

E invece no: vicino a Roma adolescenti italiani danno fuoco ad un immigrato, per divertirsi, hanno detto. Perchè la serata era noiosa.

Sui giornali di oggi si inizia finalmente a notare qualche intervento quanto meno decente che ricorda che certi episodi non nascono a caso.

Succedono se qualcuno in qualche modo crea l'humus in cui può germogliare l'odio o l'intolleranza.

Partiamo dalla manifestazione per la giustizia di mercoledì a Piazza Farnese:
nella striscia quotidiana in home page si era scritto che si voleva vedere come ne avrebbero parlato i media.

Di quel giorno la maggior parte ricorda che c'è stata una polemica perchè l'on. Di Pietro ha mancato di rispetto al capo dello Stato.

Dei motivi per i quali i familiari delle vittime di mafia hanno indetto la manifestazione non si è parlato, se non molto a margine e i servizi dei TG ci hanno sorvolato.

Ma se qualche migliaio di persone si riunisce pubblicamente ci sarà qualche motivo
anche serio.

E di chi è il compito di riferire, se non della stampa.

Ma è estenuante trovare notizie al riguardo.

Per gli stupri si rinvia all'articolo qui sotto.

Riguardo al parroco del trevigiano, sconfessato poi e dal Papa e dal governatore del Veneto Galan, era già capitato di segnalare su questa colonna come la nostra regione fosse stata presente con il gonfalone al funerale del leader austriaco Haider a Klagenfurt qualche mese.

E pure qualche comune, come Jesolo.

In seguito c'era stata l'uscita del parroco di Pramaggiore contro la commemorazione Anpi dei martiri dello stesso paese, uccisi dai nazifascisti.

E guarda caso le dichiarazione sull'uso delle camere a gas nei campi di sterminio
esce ancora da un paese di questi terriori, non lontani dalla Carinzia.

L'episodio di Roma tira in ballo chi per mesi ha predicato contro i cittadini non comunitari e la necessità di agire contro di loro in modo inflessibile.

Da cosa nasce cosa si usa dire.

Forse è arrivato il momento che la destra si interroghi severamente sull'effetto ultimo delle parole dei suoi esponenti.

Forse è ora che i media più responsabili si chiedano che risultati concreti hanno i loro silenzi o il loro glissare e modifichino titoli e contenuto degli articoli.

Forse è ora che le persone, che credono che una vita sociale normale sia possibile decidano di prendere delle iniziative, perchè altrimenti il tessuto rischia di deteriorarsi ulteriormente con conseguenze prevedibili.

Nessun commento:

Posta un commento