giovedì 16 aprile 2009

da: www.spegnilospreco.org

Solar Chill è un frigorifero fotovoltaico che permette la conservazione di vaccini o di cibo, senza fili della luce e centrali elettriche.

Nato da un'idea di Greenpeace, è stato realizzato dall'Istituto danese di Tecnologia e alcuni prototipi sono stati testati con successo in Senegal, Indonesia e Cuba.

Con una temperatura ambiente superiore ai 32 gradi Celsius, Solar Chill ha sempre mantenuto la temperatura interna tra i 2 e gli 8 gradi.

Il Tile Tasuma in Mali è un «fuoco solare» che permette, come dichiarano i promotori, di «salvaguardare l'ambiente ed economizzare denaro», riducendo l'uso di legna da ardere, come molti altri modelli di cucine solari ormai diffuse in Africa come in Asia e America Latina.

In Benin funziona, senza uso di energia elettrica, un distributore d'acqua a gettone tarato a 35 litri... no, non è una multinazionale a gestirlo, ma un comitato di villaggio che si occupa delle fontanelle rifornite da un nuovo acquedotto;

il prezzo del gettone è minimo ma serve a coprire le spese di manutenzione e permette il prelievo 24 ore su 24.

La pompa manuale a tazze «noria», che funziona anche per pozzi di 50 metri, riprende sotto sembianze moderne un antichissimo metodo di estrazione d'acqua da pozzi e acquitrini ed è stata elaborata e prodotta in Ciad nel 1980, per poi essere applicata in Camerun, Benin e Burkina Faso.

Acuaclor solar è un apparecchio per potabilizzare l'acqua: un pannello fotovoltaico fornisce l'energia necessaria all'elettrolisi di una soluzione diluita di sale per produrre ipoclorito di sodio:
in una giornata di sole si fornisce acqua potabilizzata a 400-800 persone.

In Kenya le lanterne solari sono un'ottima alternativa ai fili della luce (che non ci sono) e alle puzzolenti lampade a kerosene:
il pannello fotovoltaico di giorno carica la batteria della lampada, che può anche dare energia a una piccola radio.

Ecco un giro del mondo in mille tecnologie semplici, economiche ed ecologiche, risparmia-risorse e risparmia-fatica, applicabili anche nel Nord del mondo ma finora studiate per quelle zone dove lo scarso accesso ai combustibili fossili o la carenza di infrastrutture rende difficile conservare alimenti, costruire, cucinare, illuminare, pompare acqua, potabilizzare acqua, produrre energia elettrica, produrre gas, produrre macchinari semplici, purificare l'aria, trattare rifiuti.

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