venerdì 26 settembre 2008

IL ‘COLPO’ DELLA ‘POLVERE’

E’ abbastanza intuibile che la polvere del titolo è quella bianca che si trova al mercato proibito delle droghe.

Forse meno noto è il fatto che il costo delle dosi di cocaina è in costante diminuzione per motivi, pare di capire, di sovraproduzione e di ascesa del mercato europeo rispetto a quello americano.

Un anno fa uno studio condotto da una ASL rese pubblico un dato sorprendente sull’elevata percentuale della sostanza in oggetto nelle acque dell’Arno, in cui sembra debbano finire gli scarichi urinari fiorentini.

La notizia ebbe spazio nella stampa e lo stesso Benigni, qualche tempo dopo, nella sua ultima apparizione televisiva , trovò il modo, il suo ‘modo particolare’, di denunciare la gravità dello stato delle cose, che testimoniava l’elevato uso della sostanza nella città medicea.

Dall’inserto milanese del quotidiano ‘La Repubblica’ si ricavano i prezzi attuali sul mercato.

“…1500 dollari quando la si compra in Colombia, ma sulla piazza europea vale dai 20 ai 23mila euro, e cioè venticinque volte di più.
La dose minima, una volta, costava non meno di 70 o 60 euro, cifre basse, ma non bassissime".

Costava, dice il giornale, perché ora gli spacciatori e chi sta alle loro spalle hanno deciso di incrementare le vendite, visto che in Europa i compratori sono in aumento.

Come? Semplice. Inventando la minidose. Costo? Tra i 10 e 15 E.

Il giornale è preciso: le alternative sono
aperitivo alcolico. Costo tra 6 e 8 E.
hashish: costa 8,5 E.
ecstasy è fuori moda. “Roba da sudamericani.”

Con la minidose si fa una sniffata ed il gioco: il colpo, cioè la botta al cervello della cocaina che "sale" è fatto.
Si è pronti per una serata alla grande.

E’ facile capire come i destinatari della minidose siano gli adolescenti che possono abbordare quei prezzi ed è altrettanto intuibile quanto si stia allargando il mercato.

Secondo L’Asl milanese
Intorno al vecchio Duomo "sulla popolazione tra i 15 e i 19 anni (pari a 161.580 ragazzi) i consumatori sono 7mila circa", aumentano sempre, sono sempre più giovani”.

“Riccardo Gatti (www. droga. net). Ha organizzato un "prevo. lab", una sorta di "stanza delle previsioni", che se sbaglia, sinora ha sbagliato per difetto.

Dice Gatti: "La percezione della droga come pericolo e trasgressione è stata progressivamente sostituita" dall'idea che sia un "semplice prodotto - potenzialmente innocuo e controllabile - da assumere liberamente, in qualunque momento e in qualunque luogo", per "una vita diversa per qualche ora". Un sogno chimico a cottimo.

"… i nostri lavori del 2006 e del 2007 indicano che ogni giorno a Milano si consumano circa diecimila dosi di cocaina. E nel week end salgono a quindicimila. Abbiamo fatto analoghe analisi a Lugano e Londra. Bene, Milano è la città dove, in percentuale al numero degli abitanti, il consumo è il più alto".

L’ultima notizia del quotidiano è che la scoperta del traffico milanese la dobbiamo ad un magistrato, spesso criticato, di Cosenza, il PM Woodcock.

Fonte: Repubblica 14.9.08

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